Se il gioco spensierato e
caustico è per voi l’essenza del teatro, “Scoppiato amore” è senz’altro lo
spettacolo che fa al caso vostro. Diretto e interpretato da Antonio Grimaldi,
andrà in scena stasera alle 22.15 nell’ambito del Giffoni Film Festival. È un
omaggio brioso alla Commedia dell’Arte, un’esaltazione del virtuosismo, un
catalogo felicemente irrazionale delle possibilità espressive dell’attore. Il
coinvolgimento amoroso, comicamente enfatizzato da una recitazione surreale e
dall’inserto di musiche moderne, è oggetto di una sistematica decostruzione. Se
è vero che nulla è irrazionale quanto il legame tra due amanti, Cristina Milito
Pagliara (una Colombina tenera e abilissima nel creare con il pubblico l’empatia)
e lo stesso Grimaldi (un Arlecchino e in seguito un Pulcinella che traboccano
energia) lo dimostrano senza ombra di dubbio, celebrando, per esempio, il loro
matrimonio in ginocchio tra due ali di
pupazzetti: l’amour fou ha in fondo la spensieratezza dell’infanzia. I pupazzetti spinti gli uni verso gli altri
come in una curiosa partita a scacchi dagli sposi che declamano in modo buffo
”La costruzione di un amore” esprimono la difficoltà di comunicare quando il rapporto
mostra la corda. Il desiderio può cambiare pelle, ma la sua forza resta
intatta, come mostra l’inconsolabile (solo all’apparenza) vedova interpretata
con felice ironia da Gemma De Cesare, che mostra il suo dolore, ovvero le sue
pregevoli gambe. Gli spettatori sono a più riprese coinvolti nelle schermaglie
dei tre, perché ogni gioco teatrale trae forza da chi lo fruisce. Se fate a
meno di desiderare, sembrano dire gli attori, allora potete anche fare a meno
di respirare. Il grigiore di un corpo senza stimoli è davvero tempo perso.
Nessun commento:
Posta un commento