È ancora il banco di prova
più insidioso per un interprete. Il monologo è il momento in cui chi si
consacra al palcoscenico non deve temere di dare tutto di sé e proprio su esso
è costruita “Per voce sola-Parole della nostra scena”, la rassegna attuata
dalla Erre Teatro di Vincenzo Albano che guarda ai fermenti della moderna
dimensione teatrale e al coinvolgimento delle energie del territorio
salernitano. Gli spettacoli si terranno presso il Piccolo Teatro del Giullare di Salerno e
a fare da apripista sarà, il 26 settembre, “Dissonorata- Un delitto d’onore in Calabria”,
scritto, diretto e interpretato da Saverio La Ruina con musiche originali eseguite dal vivo da
Gianfranco De Franco. Reduce da numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio UBU
2007 per il Migliore Attore e Migliore Testo Italiano, l’artista descrive un
contesto solo all’apparenza lontano, in cui la donna non ha diritto di essere e
di ascoltare se stessa, mescolando amarezza e ironia. Il 3 ottobre sarà la
volta di “Trittico del mio byte” di Luca Trezza, articolato in “Abbakkoapertaà”, in cui la perdita di una madre è anche
perdita del proprio mondo interiore, “Neo’ melo’ Diko”, dove i sogni di gloria
di un cantante neomelodico in America diventano bilancio destabilizzante,
“Racconto di fine mese verso le 3 e1\2della notte”, che vede protagonista un anziano,
affetto da “arteriosclerosi digitale” alle prese con il racconto delle proprie
vicende. Le tre stagioni della vita sono altrettanti tentativi di riconoscersi
in un mondo che antepone la conoscenza virtuale a quella dell’anima. Mimmo
Borrelli, tra i più importanti drammaturghi contemporanei, terrà inoltre un
laboratorio intensivo sul monologo,“La grammatica messa in corpo dell’attore”
dal 20 al 22 ottobre, dalle 14 alle 20, al costo di 120 euro, per un numero
massimo di 15 allievi, che potranno inviare i loro dati a erreteatro.info@gmail.com.
Il 24 ottobre è prevista la messinscena di “Cante e schiante”, dove lo stesso
Borrelli, accompagnato dalle musiche di Antonio Della Ragione, porterà alla
luce tutta la turbolenta intensità di Torregaveta e dei Campi Flegrei,
un luogo riconoscibile e al tempo stesso defornato dall’urgenza di mescolare il
buio e la luce. Il solo spettacolo che si terrà al Centro Sociale di Via
Cantarella il 17 ottobre sarà “La merda” di Cristian Ceresoli, con Silvia
Gallerano, dove tre tempi, Le Cosce, Il Cazzo, La Fama e un controtempo,
L’Italia, sono vissuti da una donna che racconta nel modo più impudico
l’oscenità di un tempo che ha deciso di essere sepolto dalla propria
incongruenza.
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