Comprendere e comprendersi può essere il
momento più crudele e straniante della propria vita. Eppure non esistono
alternative: bisogna spingersi oltre la cosiddetta realtà, aprire le porte che
sembrano ostinatamente chiuse. “Una pura formalità”, la versione teatrale del
film di Giuseppe Tornatore curata e diretta da Glauco Mauri, aprirà il 6 novembre
alle 21 la stagione del Teatro Verdi di Salerno. Lo spettacolo resterà in
cartellone fino al 9 novembre, quando la replica si terrà alle 18.30. Oltre a
Roberto Sturno, che interpreta lo scrittore Onoff, il cast comprende Giuseppe
Nitti, Amedeo D'Amico, Paolo Benvenuto Vezzoso, Marco Fiore. Giuliano Spinelli
e Irene Monti firmano scene e costumi, mentre le musiche sono di Germano
Mazzocchetti. In un commissariato dall’aria fatiscente, in cui sembra smarrito
ogni concetto di tempo, al cospetto di un commissario (lo stesso Mauri) che
sembra conoscere più di quanto ammetta, Onoff è accusato di un delitto su cui
sembra davvero un’impresa riuscire a fare luce. La tensione cresce sino al
culmine per poi giungere a una conclusione sconvolgente. “Ho cercato di far rivivere tutta la
forza drammatica della sceneggiatura, modificandone quelle parti che si
presentavano con dei connotati troppo cinematografici- ha scritto il regista-
preservandone al tempo stesso quell’intensità che dall’inizio ci avvolge nel
suo misterioso intreccio.
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