Le ferite del passato, lo smascheramento delle
ipocrisie e una riflessione sulle inquietidini della modernità caratterizzano
Di Segnato Tempo, la rassegna in programma dal 24 gennaio al 7 febbraio presso
il Teatro Diana di Nocera Inferiore,
organizzata dalla compagnia Teatro Grimaldello e dall’associazione culturale
Noceracconta. Si inizia stasera alle 20.30 con lo spettacolo promosso da Erre
Teatro e diretto da Antonio Grimaldi, “Il baciamano” di Manlio Santanelli.
Nella Napoli del 1799 che consuma il fallimento della Rivoluzione, Anna Rita
Vitolo e Vincenzo Albano incarnano con sconvolgente intensità due figure spinte
violentemente ai margini della storia: un giacobino perdutamente innamorato di
ideali di cui sconta la morte e Janara, una lazzara decisa a cucinarlo per
sfamare la sua famiglia stritolata dalla miseria e dalla sopraffazione. La
distanza tra vittima e carnefice si assottiglia nel continuo oscillare tra
dolore e crudele ironia. Per un lungo attimo respirano l’illusione di vivere in
un mondo in cui scoprirsi persone e non pedine di un cannibalismo dell’anima
prima ancora che del corpo, ma nella scrittura di Santanelli, assecondata dalla
spietata nudità della messinscena di Grimaldi in cui irrompono brani ben noti
allo spettatore all’insegna dello straniamento (“Un bacio è troppo poco”, per
citarne solo uno) non esiste nulla di consolatorio o edulcorato. E se davvero
l’inferno è vedere morire i propri sogni, scendete senza esitare nel fascino
malato di questo abisso.
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