martedì 27 settembre 2016

Ultimo appuntamento per “Furor letterario e furor della scena”



Per Seneca è il selvaggio ottenebramento della ragione, il violento erompere degli istinti, ma nell’arte il furor diviene energia incontenibile che scompagina sentieri e approdi. Dopo aver indagato i legami tra il futurismo e Napoli con “Omaggio a Piedigrotta Cangiullo” di Ugo Piscopo e aver guardato al rigore pasoliniano nell’indagine del sensibile con Michele Schiavino e il suo “Ad memoriam e furiosi”, Alfonso Amendola e Pasquale De Cristofaro condurranno il secondo appuntamento di “Furor letterario e furor della scena” il 28 settembre, a partire dalle ore 18, presso la Sala Pasolini di Salerno. La manifestazione, in collaborazione con il Corso di Laurea di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno, il Liceo Artistico “Menna-Sabatini”, il Liceo Classico “Torquato Tasso”, le Edizioni Plectica, “I Confronti” e l’Associazione “Marco Amendolara”, esamina le possibilità e le scelte che il mondo artistico può individuare quando diviene urgente aprirsi a nuovi orizzonti con impudente tenacia. Emma Grimaldi e Alberto Granese, avvalendosi delle letture di De Cristofaro, discuteranno sul tema ”Inseguendo Orlando.  Ariosto e il suo poema immaginifico”.  Il Furioso è esperienza estetica unica nella sua narrazione onnivora e virtualmente infinita: il gioco spesso truccato di desideri e prospettive è tentativo di esorcizzare lo smarrimento dell’uomo cinquecentesco dinanzi alla sorte attraverso l’elogio dell’intelletto e della versatilità, una scelta con cui i nostri tempi non possono non confrontarsi. Alle 20 Andrea Manzi e Alfonso Amendola discuteranno con l’attore-scrittore Romolo Bianco su “Io di più” (Edizioni Pironi), dove la periferia napoletana diviene scenario di vite grigie in cui l’inatteso porta alla luce tensioni e sentimenti, mutando radicalmente lo sguardo su ciò che sembrava per sempre imprigionato in se stesso. È inutile innalzare difese: gli ostacoli crollano dinanzi a un furore che libera.