sabato 24 gennaio 2015

“Di segnato tempo”, un viaggio nell’inquietudine



Le ferite del passato, lo smascheramento delle ipocrisie e una riflessione sulle inquietidini della modernità caratterizzano Di Segnato Tempo, la rassegna in programma dal 24 gennaio al 7 febbraio presso il Teatro Diana di Nocera Inferiore, organizzata dalla compagnia Teatro Grimaldello e dall’associazione culturale Noceracconta. Si inizia stasera alle 20.30 con lo spettacolo promosso da Erre Teatro e diretto da Antonio Grimaldi, “Il baciamano” di Manlio Santanelli. Nella Napoli del 1799 che consuma il fallimento della Rivoluzione, Anna Rita Vitolo e Vincenzo Albano incarnano con sconvolgente intensità due figure spinte violentemente ai margini della storia: un giacobino perdutamente innamorato di ideali di cui sconta la morte e Janara, una lazzara decisa a cucinarlo per sfamare la sua famiglia stritolata dalla miseria e dalla sopraffazione. La distanza tra vittima e carnefice si assottiglia nel continuo oscillare tra dolore e crudele ironia. Per un lungo attimo respirano l’illusione di vivere in un mondo in cui scoprirsi persone e non pedine di un cannibalismo dell’anima prima ancora che del corpo, ma nella scrittura di Santanelli, assecondata dalla spietata nudità della messinscena di Grimaldi in cui irrompono brani ben noti allo spettatore all’insegna dello straniamento (“Un bacio è troppo poco”, per citarne solo uno) non esiste nulla di consolatorio o edulcorato. E se davvero l’inferno è vedere morire i propri sogni, scendete senza esitare nel fascino malato di questo abisso.

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