mercoledì 3 aprile 2013

“Fratto_x” al Bellini di Napoli

Potete scegliere: voltargli le spalle infastiditi dalla sua voce stridula, dai suoi movimenti convulsi, dal rifiuto di una messinscena che appaghi le vostre certezze, oppure lasciarvi trascinare dalla sua energia che non fa sconti a nessuno, men che mai a se stessa. Uno spettacolo di Antonio Rezza è molto più che un viaggio nell’assurdo: è una risposta eversiva alle bieche incoerenze della vita e “Fratto_x”, di scena al Teatro Bellini di Napoli dal 5 al 7 aprile, nato dal sodalizio con Flavia Mastrella, non smentisce questa linea. Affiancato da Ivan Bellavista in non-spazi che sovvertono qualsiasi criterio geometico, Rezza capovolge tutti i punti di riferimento possibili della cosiddetta normalità per attuare una performance che fa della sfrenata creatività il suo epicentro.

2 commenti:

  1. Può bastare un cappello per fare un personaggio? Può bastare toglierlo per farne un altro? Può bastare togliere il cappello al personaggio che l'aveva per fare il personaggio che non l'aveva? ecc. Un bell'esempio di comicità combinatoria. Lasciamelo dire con la tua voce. O dillo tu con la mia.

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  2. Rezza è forse l'unico performer italiano che possa raggiungere quel sincretismo ironico e spiazzante che tu hai saputo individuare. La maschera in fondo esiste anche per autodissimularsi.

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