giovedì 19 settembre 2013

A Nocera Inferiore Saverio La Ruina in “La borto”



Il passato è una terra straniera? Dovrete ricredervi se assisterete alla performance di Saverio La Ruina in “La borto”. Lo spettacolo, prodotto da Scena Verticale, chiuderà sabato 21 settembre alle 21 al Castello Fienga di Nocera Inferiore la rassegna Centrale dell’Arte promossa dal Teatro Grimaldello. Sono inoltre previste la mostra di Salvatore Illegittimo, Bonaventura Giordano, Renata Frana e la messinscena di “Esercito d’amore” (regia di Antonio Grimaldi, testi di Alfonso Tramontano Guerritore), tentativo di opporre il desiderio a qualunque forma di dissoluzione. Diventa impossibile relegare in tempi lontani il Sud chiuso a chiave nella propria minacciosa immobilità fisica e psicologica che La Ruina restituisce nel ritmo del dialetto calabro. Nella sua lenta musicalità, il racconto si insinua, diventa familiare e ci si scopre vicini alla donna che l’attore interpreta senza alcun trucco: non potrebbe essere diversamente, perché nel mondo narrato un’idea femminile del vivere non ha diritto a concretizzarsi in un corpo autonomo. Dove la prospettiva maschile è totalizzante, la protagonista e le sue compagne non sono che vittime di una maternità che non è apertura alla vita, ma esasperazione di una condizione claustrofobica.  Ecco allora che l’aborto non è vissuto come gesto d’odio, ma tentativo sofferto di vivere un’esistenza secondo una volontà che non sia quella del padrone di turno. Perfino Cristo dovrà perdonare questa peccatrice. E il dolore che si rinnova in un racconto a tratti perfino ironico testimonia le ferite profonde inflitte da chi si preoccupa di colpire, ma non di capire

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