Al Verdi di Salerno “Il flauto magico” secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio
Molto più di una
rivisitazione. Quella che propone l’Orchestra di Piazza Vittorio al Teatro
Verdi di Salerno dal 9 al 12 gennaio è una riscrittura saggiamente anarchica
del capolavoro mozartiano, “Il flauto magico”. Sotto la direzione artistica e
musicale di Mario Tronco, che ha curato l’elaborazione dell’opera con Leandro
Piccioni, le melodie del compositore tedesco diventano spunto per un discorso
più ampio, in cui le suggestioni musicali dell’originale si mescolano con brani
dell’ensemble, trasformando l’allestimento in un viaggio tra il folk, il
reggae, il jazz. All’interno di un luogo
volutamente indefinito i personaggi sono tratteggiati tenendo sistematicamente conto
del contributo degli interpreti, come il Tamino di Ernesto Lopez Maturell, che esprime lo slancio verso
l’ignoto attraverso ritmi cubani, o il mago Sarastro di Carlos Paz, artista che
mostra una particolare sensibilità per i temi politici. Unendo la vivacità del racconto orale all’attenzione per
una multiculturalità sempre capace di rinnovarsi e sorprendere, lo spettacolo celebra la capacità della
narrazione in musica di ramificarsi all’infinito, rimescolando le carte all’insegna
di una rara energia performativa.
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