“Storiacce” in scena a Modica
Il mondo di “Storiacce” ferisce e disorienta.
La tentazione di voltare le spalle all’inquietudine è forte, ma viene vinta dalla
capacità di sorprendere e sedurre che la scrittura di Francesco Silvestri
possiede. L’artista interpreterà uno dei suoi testi più complessi con Valentina
Bighetti e Marco Iapichino il 2 e il 3 maggio alle 21 e il 4 maggio alle 19 presso
l’Ex Chiesa di San Nicolò ed Erasmo a Modica, sede dell’Accademia Clarence. In
quelle che Vincenzo Albano, autore della prima monografia dedicata a Silvestri,
“…E poi sono morto”, ha definito storie strappate a una sorta di doppio fondo
dell’anima, il surreale si colora di angoscia e tenerezza e la fragile umanità
che si presenta agli occhi dello spettatore lo coinvolge fino a creare una
misteriosa empatia con situazioni che generano straniamento, che si tratti di
una donna che non ha la forza di sopportare la sua maternità o di una dolce
nenia in cui i colori delle lacrime siano quelli dell’anima. A Silvestri interessa
indagare le radici dell’ossessione, il peso degli affetti che risucchiano
energie vitali, il tentativo frustrato di conoscere la felicità. Il corpo è il
punto fermo nell’ondeggiare di sentimenti tanto più disturbanti quanto più si
voglia fingere che non ci appartengano. Questi frammenti di vita raccontano le
passioni con un coraggio così raro che non si può che accoglierle dentro di sé,
scoprendo quello che un’esistenza ordinata non potrebbe mai farci comprendere.
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