giovedì 1 maggio 2014

“Storiacce” in scena a Modica



Il mondo di “Storiacce” ferisce e disorienta. La tentazione di voltare le spalle all’inquietudine è forte, ma viene vinta dalla capacità di sorprendere e sedurre che la scrittura di Francesco Silvestri possiede. L’artista interpreterà uno dei suoi testi più complessi con Valentina Bighetti e Marco Iapichino il 2 e il 3 maggio alle 21 e il 4 maggio alle 19 presso l’Ex Chiesa di San Nicolò ed Erasmo a Modica, sede dell’Accademia Clarence. In quelle che Vincenzo Albano, autore della prima monografia dedicata a Silvestri, “…E poi sono morto”, ha definito storie strappate a una sorta di doppio fondo dell’anima, il surreale si colora di angoscia e tenerezza e la fragile umanità che si presenta agli occhi dello spettatore lo coinvolge fino a creare una misteriosa empatia con situazioni che generano straniamento, che si tratti di una donna che non ha la forza di sopportare la sua maternità o di una dolce nenia in cui i colori delle lacrime siano quelli dell’anima. A Silvestri interessa indagare le radici dell’ossessione, il peso degli affetti che risucchiano energie vitali, il tentativo frustrato di conoscere la felicità. Il corpo è il punto fermo nell’ondeggiare di sentimenti tanto più disturbanti quanto più si voglia fingere che non ci appartengano. Questi frammenti di vita raccontano le passioni con un coraggio così raro che non si può che accoglierle dentro di sé, scoprendo quello che un’esistenza ordinata non potrebbe mai farci comprendere.

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