La
scrittura di Enzo Moscato non fa prigionieri: o la si lascia entrare sotto
pelle fino a contaminare nel profondo il lettore, o la si ripudia. "Foto
di bordello con Nanà", interpretato da Rosalia Terrana e Margherita Rago
per la regia di Giancarlo Guercio, in scena presso il Teatro Nuovo di Salerno
il 27 aprile alle ore 20.00, è una coraggiosa prova di interpretazione che
guida il pubblico alla scoperta di un mondo buio e affascinante, in cui non c’è
posto per moralismi o per approcci razionali. Il copione fonde tre opere di
Moscato ("Luparella", "
'O casino d'a signora Zina" e "Ragazze sole con qualche
esperienza"), facendo di Nanà, personaggio particolarmente caro
all’autore, una sorta di filo conduttore tra diversi percorsi. In bilico tra
disperazione e ironia, ansia di riscatto e voluttà della degradazione, la Napoli che emerge in questo
spettacolo mescola la vita e la morte in un abbraccio che non si può
sciogliere, mentre i travestiti che vivono le loro contraddizioni diventano gli
unici in grado di vivere fino in fondo un legame con le persone e le cose che
attinge alla parte più autentica dell’essere. venerdì 25 aprile 2014
"Foto di bordello con Nanà", il buio fascino di Enzo Moscato
La
scrittura di Enzo Moscato non fa prigionieri: o la si lascia entrare sotto
pelle fino a contaminare nel profondo il lettore, o la si ripudia. "Foto
di bordello con Nanà", interpretato da Rosalia Terrana e Margherita Rago
per la regia di Giancarlo Guercio, in scena presso il Teatro Nuovo di Salerno
il 27 aprile alle ore 20.00, è una coraggiosa prova di interpretazione che
guida il pubblico alla scoperta di un mondo buio e affascinante, in cui non c’è
posto per moralismi o per approcci razionali. Il copione fonde tre opere di
Moscato ("Luparella", "
'O casino d'a signora Zina" e "Ragazze sole con qualche
esperienza"), facendo di Nanà, personaggio particolarmente caro
all’autore, una sorta di filo conduttore tra diversi percorsi. In bilico tra
disperazione e ironia, ansia di riscatto e voluttà della degradazione, la Napoli che emerge in questo
spettacolo mescola la vita e la morte in un abbraccio che non si può
sciogliere, mentre i travestiti che vivono le loro contraddizioni diventano gli
unici in grado di vivere fino in fondo un legame con le persone e le cose che
attinge alla parte più autentica dell’essere.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento