mercoledì 19 luglio 2023

Come tradire un testo teatrale

 


Non è raro che ci si aspetti indulgenza, quando a calcare le scene sono gli interpreti di un laboratorio teatrale. Se, però, si è analfabeti del linguaggio che si pretende di avere, non si può che prendere atto delle macerie. I partecipanti al progetto laboratoriale di Gaetano Stella e Claudio Tortora, diretti da Antonello Ronga, che hanno rappresentato le “Troiane” di Euripide presso l’area archeologica di Fratte (Salerno), sono stati vittime di un grossolano abbaglio. Hanno, infatti, creduto che urla e veemenza bastassero a comunicare intensità emotiva, ma nel momento in cui si percepiscono una voce priva di inflessioni e la rigidità tipica di chi sta subendo un ruolo memorizzato, ma certo mai profondamente esplorato, lo spettacolo è, a dir poco, imbarazzante. Apostrofare Elena come “Puttana” in omaggio alle peggiori sceneggiate, confondere l’empatia del coro greco con la stanca replica di una presenza sul palco che è, in realtà, assenza di ogni criterio attoriale (come, per esempio, dar vita a una dimensione “altra”, trarre forza dai comprimari, creare nel pubblico attese), per di più indossando parrucche ridicole, hanno condotto gli allievi alla banalizzazione di uno dei testi più intensi mai scritti. Non è, certamente, sotto accusa il proposito di arricchire la messinscena di suggestioni più vicine allo spettatore, come un canto russo, le lettere dei reduci dei conflitti mondiali, l’ungarettiana San Martino del Carso o il riferimento a Donna de Paradiso di Jacopone da Todi dinanzi al cadavere di Astianatte, sacrificato alla violenza degli uomini non meno del Cristo compianto dalla madre. Ciò che risulta fallimentare è la pretesa di elevare il tono del discorso combattendo con armi spuntate : gli attori non sono robot, ma continua sfida alla percezione e all’assodato. Alla fine dell’allestimento, il regista ha affermato che, con ogni probabilità, il pubblico non ha compreso i riferimenti culturali proposti. In compenso, nessuno lo batte nel tradire tutto ciò che i comuni mortali considerano teatro.

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