lunedì 19 agosto 2013

Salerno, al Ghirelli "La Fornace del Teatro"



Le suggestioni del cinema degli anni Quaranta, il fascino di Shakespeare, le inquietudini dell’uomo contemporaneo. Risulta versatile il programma de “La Fornace del Teatro”, la rassegna curata da Franco Alfano sotto l’egida della Fondazione Salerno Contemporanea e del Comune di Salerno, che si terrà dal 20 agosto al 2 settembre presso il Teatro Ghirelli. Si inzia con “Noir”, dove Igor Canto e Cristina Recupito (col supporto di Adriano Galdi e Goelga) creeranno un concerto-spettacolo per rivivere con ironia le atmosfere di un racconto poliziesco, attenti come di consueto a un preciso gioco di rimandi e allusioni. Il 21 agosto la Compagna dell’Eclissi punterà su di un suo cavallo di battaglia, “Il piacere dell’onestà”, dove la nudità della messinscena e le coordinate spaziali volutamente indefinite restituiscono al testo pirandelliano tutta la sua forza. Alessandro Tedesco dirigerà Marta Chiara Amabile, Daniela De Bartolomeis e Michela Ventre in “Il tè delle tre” (22 agosto): l’incontro sulla tomba del proprio psichiatra spinge tre donne instabili a rivelare aspetti a dir poco sconcertanti della propria natura, fino a giungere a un finale del tutto inaspettato. “La ciorta di Zeza” di e con Carlo Roselli, in programma il 24 agosto, prenderà le mosse dal Pentamerone di Giovan Battista Basile per dar vita a uno spettacolo dove il racconto si fa azione scenica e incontro senza filtri del pubblico con personaggi come Vardiello, lo sciocco che attiva una serie di situazioni comiche, o l’avveduta Grannona. Il 27 agosto Antonetta Capriglione e Antonino Masilotti, per la regia di Marco Dell’Acqua, impersoneranno tutte le figure principali dell’“Amleto” come altrettante declinazioni del dissidio senpre aperto tra verità e finzione. La regista Simona Forte proporrà il 28 agosto un capolavoro di Harold Pinter, “L’amante”, con Stefania Autori, Marco Di Gregorio e Danilo Napoli. Una coppia alle prese con il nemico di ogni rapporto, l’abitudine, opta per un’infedeltà sui generis, visto che gli amanti con cui rifioriscono sono i coniugi stessi. Il 29 agosto sarà il Teatro Grimaldello a dominare il palcoscenico con una performance che si rifà a Pina Bausch e Martha Graham, “Esercito d’amore”, in cui trenta attori vestiti da sposi cercheranno di colmare la distanza che li separa dal proprio oggetto del desiderio in una guerra che alberga negli animi prima ancora che nei luoghi. La chiusura della manifestazione è affidata alla compagnia Le Ombre, che con “Poteva andare peggio” offre un ritratto dell’Italia di oggi e delle sue incongruenze attraverso le vicende di un protagonista alle prese con la paternità e con i molti problemi del quotidiano.

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