Salerno, al Ghirelli "La Fornace del Teatro"
Le suggestioni del cinema degli anni
Quaranta, il fascino di Shakespeare, le inquietudini dell’uomo contemporaneo.
Risulta versatile il programma de “La Fornace del Teatro”, la rassegna curata da Franco
Alfano sotto l’egida della Fondazione Salerno Contemporanea e del Comune di
Salerno, che si terrà dal 20 agosto al 2 settembre presso il Teatro Ghirelli.
Si inzia con “Noir”, dove Igor Canto e Cristina Recupito (col supporto di
Adriano Galdi e Goelga) creeranno un concerto-spettacolo per rivivere con
ironia le atmosfere di un racconto poliziesco, attenti come di consueto a un
preciso gioco di rimandi e allusioni. Il 21 agosto la Compagna dell’Eclissi
punterà su di un suo cavallo di battaglia, “Il piacere dell’onestà”, dove la
nudità della messinscena e le coordinate spaziali volutamente indefinite
restituiscono al testo pirandelliano tutta la sua forza. Alessandro Tedesco
dirigerà Marta Chiara Amabile, Daniela De Bartolomeis e Michela Ventre in “Il
tè delle tre” (22 agosto): l’incontro sulla tomba del proprio psichiatra spinge
tre donne instabili a rivelare aspetti a dir poco sconcertanti della propria
natura, fino a giungere a un finale del tutto inaspettato. “La ciorta di Zeza”
di e con Carlo Roselli, in programma il 24 agosto, prenderà le mosse dal Pentamerone
di Giovan Battista Basile per dar vita a uno spettacolo dove il racconto si fa
azione scenica e incontro senza filtri del pubblico con personaggi come
Vardiello, lo sciocco che attiva una serie di situazioni comiche, o l’avveduta
Grannona. Il 27 agosto Antonetta Capriglione e Antonino Masilotti, per la regia
di Marco Dell’Acqua, impersoneranno tutte le figure principali dell’“Amleto”
come altrettante declinazioni del dissidio senpre aperto tra verità e finzione.
La regista Simona Forte proporrà il 28 agosto un capolavoro di Harold Pinter,
“L’amante”, con Stefania Autori, Marco Di Gregorio e Danilo Napoli. Una coppia
alle prese con il nemico di ogni rapporto, l’abitudine, opta per un’infedeltà
sui generis, visto che gli amanti con cui rifioriscono sono i coniugi stessi.
Il 29 agosto sarà il Teatro Grimaldello a dominare il palcoscenico con una
performance che si rifà a Pina Bausch e Martha Graham, “Esercito d’amore”, in
cui trenta attori vestiti da sposi cercheranno di colmare la distanza che li separa
dal proprio oggetto del desiderio in una guerra che alberga negli animi prima
ancora che nei luoghi. La chiusura della manifestazione è affidata alla
compagnia Le Ombre, che con “Poteva andare peggio” offre un ritratto
dell’Italia di oggi e delle sue incongruenze attraverso le vicende di un
protagonista alle prese con la paternità e con i molti problemi del quotidiano.
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