martedì 12 marzo 2013

La moderna ”Antigone”di Gaia Aprea

Le figure emergono dal buio a raccontare una storia antica quanto il mondo: il conflitto tra il singolo e la collettività, tra le ragioni dell’anima e quelle di un consesso sociale che ha sempre preferito trincerarsi in se stesso, piuttosto che comprendere ciò che esula dalla norma. Luca De Fusco dirige Gaia Aprea nell’”Antigone” tratta dall’omonima opera di Valeria Parrella dal 14 al 17 marzo al Teatro Verdi di Salerno. Ciò che in Sofocle opponeva la pietà a una legge cieca diviene qui scontro sull’eutanasia, sul diritto della carne di percepirsi inizio e approdo di ogni autocoscienza.

Nessun commento:

Posta un commento