“Attesa” di Antonio Grimaldi ad Angri
Si
può raccontare una storia nel silenzio quasi perfetto di una stanza, affidandosi
a una voce registrata fuori campo (interferenza, eco, proiezione, sottotesto di
ciò che avviene in scena). Come comprendere però quando quella stessa storia si
conclude? “Attesa”, il copione diretto da Antonio Grimaldi, qui anche nella
veste di interprete, andrà in scena al Teatro Oratorio Santa Caterina di Angri
il 12 maggio alle 18. Il cast comprende Luciano Dell'Aglio,
Gabriella Orilia, Cristina Milito Pagliara, Massimo Villani; i testi e la voce sono di
Alfonso Tramontano Guerritore, le maschere di Angelo Russo e Bonaventura
Girodano. Attendere non significa solo prepararsi ad accogliere qualcosa (in
questo caso, il ritorno di un uomo da una guerra il cui fronte potrebbe essere
nelle coscienze prima ancora che in luoghi definiti), ma anche dare un volto
diverso al tempo e allo spazio, ascoltare i fantasmi che si preferisce relegare
nella buia zona del non detto, percepire mutamenti sotto la patina inutile dei
giorni. Un uomo e una donna scelgono di appartenersi, ma non sono preparati a
sostenere la fragilità dei propri bisogni. In un allestimento che procede lungo
metafore e assonanze, dove l’incubo può affacciarsi in ogni istante a ricordare
quanto tutto sia effimero, l’attesa è una partita aperta con urgenze dell’anima
che rimangono lì, a smascherare tutti gli inganni dell’impossibile normalità.
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