venerdì 10 maggio 2013

“Esercito d’amore”, il corpo si racconta



Come raccontare il sentimento più antico del mondo schivando le trappole della retorica? Affidandosi a una gestualità che rifiuti ogni diaframma tra il corpo e l’anima. Si nutre di analogie mai scontate “Esercito d’amore”, lo spettacolo che Antonio Grimaldi dirigerà sabato 11 maggio alle 21 alla Mediateca Marte di Cava de’Tirreni su testi di Alfonso Tramontano Guerritore. Attraverso una coreografia che potenzia le suggestioni del linguaggio misurandosi con una serie di opposti (tenerezza e violenza, unità e dispersione, ricerca dell’altro e consapevolezza di dover cercare solo in sé la ragione per continuare), il cast conduce la sua riflessione sul concetto di storia come anagramma all’apparenza privo di senso. Le bandiere che campeggiano sullo sfondo inframmezzate da cuori sono ridotte alla condizione di puri significanti: l’affresco multiculturale che vorrebbero suggerire somiglia più a uno specchietto per le allodole che a una realtà concreta e i corpi che si slanciano, si abbracciano, si scindono, ora mossi da un’urgenza interiore, ora travolti da ciò che non si lascia controllare (la forza della vita in sé) ridisegnano continuamente i confini del desiderio, esorcizzando in un’armonia impossibile il male di vivere.

Nessun commento:

Posta un commento