mercoledì 1 maggio 2013

“Il gusto dell’intimità” al Teatro Obadiah



Inutile credere che l’amore sia un modo per ritrovarsi: è in realtà il momento in cui fragilità e illusioni appaiono in tutta la loro spietata concretezza. Il primo maggio alle 21, al Teatro Obadiah di Oppido Lucano, Carlotta Vitale e Mimmo Conte, che cura anche la regia, raccontano in “Il gusto dell’intimità” il percorso accidentato di due individui che vorrebbero scrivere insieme la propria storia, ma non superano il divario tra il desiderio e l’alienante succedersi dei giorni. Lo spettacolo della Compagnia Gommalacca Teatro, coprodotto dal Teatro Pubblico Campano e vincitore del Premio Nuove Sensibilità 2010/2011, si basa su di una serie di scelte espressive raffinate e crudeli: calici accostati lentamente che alludono al bisogno di condivisione, uso disturbante della musica che rimanda all’impossibilità di comunicare, vicinanze che allontanano fino a fare della propria casa una sorta di campo di battaglia dove muoversi carponi, mentre una luce raggelante è puntata sulla grottesca lotta per il telecomando, le immagini di “Otto e mezzo” proiettate sullo sfondo per ribadire l’incompiutezza di un dialogo. Se la solitudine non vede che se stessa, non resta che riservarsi un ultimo sguardo, inseguendo ostinatamente nel ricordo tutto quel che non ha avuto la forza di resistere a una vita fuori sincrono.

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